La Repubblica: Papa e Dalai agli occhi di Pechino
“Una cosa è certa: l'impegno per la pace di Papa Francesco è indubitabile. Ma per quale ragione il pontefice non incontra il Dalai Lama?”. Se lo chiede Il Giornale dopo l’annuncio del Vaticano di “snobbare” - parole del Guardian – il leader tibetano. “Non ci sono motivazioni ufficiali – scrive il Giornale - Sullo sfondo possono esserci i rapporti (ancora oggi molto tesi) tra Pechino e la Santa Sede, con la pretesa del governo (ormai è una pratica consolidata) di nominare i vescovi infischiandosene del placet papale. Ma i negoziati sono in corso e, presto, i rapporti potrebbero migliorare. Per questo le ragioni del Tibet possono aspettare...”Il testo mi è capitato davanti mentre cercavo di rispondere allo stesso interrogativo. Perché il Papa degli emarginati e delle vittime di ingiustizie non riceve un uomo costretto a fuggire dal suo Paese come un profugo, uno dei tanti che secondo Bergoglio rivivono il sacrificio di Cristo stesso?
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